2008 Baja California by bike

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2008

Percorso da Los Angeles a Cabo San Lucas. Per questi 2.000 km il set up resta quasi immutato compreso il motore che però diventa sempre piu vecchio 🙂

Solo  piccoli cambiamenti non tutti felici. Cambio le borse con quelle che si vedono  nella foto. Sono della bTwin ma risultano pessime un’ altra volta. Con la pedalata tocco la parte anteriore della borsa col tallone per cui come si vede ho dovuto  montarle quanto più arretrate possibile .

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Nonostante lo scarso peso del bagaglio la bici risulta sgradevolmente sbilanciata e in discesa diventa anche pericolosa perché tende a sbandare parecchio. Ho di nuovo toppato la scelta! Pneumatici Schwalbe Marathon Supreme che si riveleranno perfetti per l’uso . Nemmeno una foratura e arrivano alla fine ancora in decenti condizioni. Per la tenda torno a quella minimalista usata in Australia .

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Non mi aspetto certamente brutto tempo, non devo riparare il bagaglio e quindi qualche etto in meno di peso mi fa gola.

Provo un gps della Garmin ma non essendo  cartografico e nemmeno studiato appositamente per uso ciclistico  serve a poco. Inoltre non è che sia poi  così facile perdersi…. c’è una sola strada !

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 Per la prima volta mi porto dietro in un viaggio  un cardiofrequenzimetro della Polar. Non mi serve a nulla ovviamente ma è incorporato nell’orologio multi funzione che fa anche da speedometer e contachilometri e che monto sul manubrio.  Per cui per curiosità ogni tanto ci butto un occhio giusto per ricordarmi che il cuore di Coppi era tutta un’altra cosa.

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Il problema dell’acqua viene risolto con due borracce più uno zaino con Camel bag e qualche bottiglia d’acqua supplementare messa un po’ dappertutto.  Con temperature oltre  i 40 gradi idratarsi è fondamentale.

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Si suda in modo impressionante tanto   che a volte diventa impossibile usare le manopole del  cambio grip schift. Le mani non fanno presa e scivolano, cosi  più volte in salita mi sono dovuto fermare ed azionare il cambio con le due mani. Si lo so…. non si dovrebbe cambiare da fermi ma che posso farci? E’  che davvero non ci riuscivo! E quindi  spariranno al prossimo viaggio!

Per l’igiene personale solito sistema un po’  barbaro ma pratico. Il mare di Cortez, a differenza delle coste del Pacifico che ad ovest della Baia  sono gelate, è piacevolmente caldo.

Per cui si entra in acqua con pantaloncino e maglietta e si lava il tutto. Un suggerimento sempre nel caso voleste imitarmi. Portatevi un apposito sapone da barca, quelli normali non sono adattissimi perché con l’acqua salata non se ne vanno mai via dalla pelle e da fastidio. La salsedine invece non crea problemi perché il mare,  a differenza del Mediterraneo,  è  poco salato. La conseguenza diretta è che il pesce che si mangia lungo il tragitto sa di poco !

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Mi piacerebbe davvero ascoltare della musica ma è pericoloso. La carreggiata è strettina e priva di corsia di emergenza. I  grossi truck che la percorrono non stanno molto attenti ai ciclisti per cui le orecchie è meglio usarle per ascoltare i rumori provenienti da dietro. Unico pericolo serio del viaggio! E infatti un paio di volte mi butto fuori percorso  per evitare di essere travolto da questi bestioni della strada.

E di nuovo la bici fa perfettamente il suo dovere senza darmi noie di sorta.

A Cabo san Lucas un italiano, Bruno,  gestore di un piccolo chiosco sul mare mi offre un caffè.

Poi guardandomi mi dice :” sai da Los Angeles a qui in bici ne vengono pochi……..pero tutti molto più giovani!”

Siamo diventati amici 🙂

2008

Route from Los Angeles to Cabo San Lucas.

For these 2000 km set-up including the engine remains almost unchanged but becomes more and more old 🙂 Only small changes and not all happy. I am replacing the bags with the ones you see in the picture. They are constructed from “bTwin” but are still very bad. With the pedal I touch the front of the bags with the heel so as you can see I had to mount them as backward as possible.

Despite the low weight of the luggage  the bike is uncomfortably biased and downhill becomes dangerous because it tends to skid a lot. I again messed the  choice!

Tires Schwalbe Marathon Supreme which will prove perfect for use. Not even a puncture on the way and reach the end still in decent condition. For the tent I decided to use the minimalist one that I already used in Australia’s from the “North Face”.

For the first time I carry with me on a journey heart rate monitor  by Polar. it is absolutely useless of course but it’s built-in multi-function that doubles as a speedometer and odometer and that I mount on the handlebars. So just for curiosity I occasionally throw us an eye just to remind me that the heart of Coppi was entirely another  matter .

The water problem is solved with two more bottles  and a backpack with camel bag  and some extra water bottle put a little ‘everywhere. With temperatures over 40 degrees hydrated is crucial.

I sweat  so much  that at times it becomes impossible to use the gear shift. The hands do not grip and glide, so many times uphill, that  I had to stop and start the change with both hands. Yeah I know …. you should not change when stationary but what can I do?  And so I think that will disappear the next trip! System for personal hygiene usually a bit ‘barbaric but practical. The Sea of ​​Cortez, unlike the Pacific coast to the west of the Bay that are frozen, it is pleasantly warm. So you get into the water with shorts and t-shirt and washes everything. Always a hint in case you want to imitate. Bring a special soap to salt water, because the normal ones are not particularly suited because the salt water does not ever go away from the skin. The salt instead is not a big problem because the sea, unlike the Mediterranean, it is a little salty. The direct consequence is that the fish that you eat along the way have little flavor.

I would really like to listen to music but it is dangerous. The carriageway is cramped and devoid of the emergency lane. The big truck that run are not very attentive to cyclists for whom the ears is better to use them to listen to the noises coming from behind. The only serious danger of the trip! In fact, a few times I’ll jump off the path to avoid being overwhelmed by these behemoths of the road.

And again the bike does its job perfectly without giving me trouble of any kind. A Cabo San Lucas an Italian, Bruno, manager of a small kiosk on the sea offers me a coffee. Then looking at me he said : “You know, from Los Angeles to bike here are a few …….. but they are all much younger!”

We became friends 🙂

Informazioni su sergioborroni

medico per professione viaggiatore per diletto
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