I raggi e la raggiatura
alttro argomento che di per se riempirebbe un libro con molte pagine. Ma per fortuna, almeno per noi cicloturisti, quelle davvero interessanti e utili sono tutto sommato limitate.
Materiali impiegati : acciaio , carbonio e titanio . A noi interessano solo quelli in acciaio
Diametri: da 1,2 fino ad oltre 2 mm. A noi interessano salvo casi particolari quelli da 2 mm
Forme : a spessore costante , a doppio spessore , lamellari e a sezione variabile. Per costi e praticità a noi interessano quelli a spessore costante.
raggi lamellari
raggi a doppi spessore
raggi tradizionali a spessore costante
Tipi di raggiatura : a seconda del numero degli incroci dei raggi si distinguono raggiature radiali, in prima ,in seconda, in terza e in quarta. Più incroci ci sono più la ruota risulta elastica ( i raggi risultano più lunghi) ma resistene. Con minor numero di incroci la ruota risulta ovviamente piu rigida ma delicata. Per cui per chi viaggia la raggiatura sarà in terza o al massimo in quarta.
ruota a destra con ragnatura radiale a sinistra ragnatura in terza (32 raggi)
Fatta la necessaria scrematura possiamo finalmente fare qualche necessaria considerazione.
E’ intuitivo che a un maggior numero di raggi corrisponde una maggior capacità da parte della ruota di sopportare stress e peso. Ovviamente raggi di ottima qualità fanno una notevole differenza. Tralasciando quindi di prendere in considerazioni le ruote da corsa, quelle che maggiormente vengono utilizzate per turismo hanno 32 o 36 raggi. Quelle a 36 raggi possono anche essere raggiate in quarta.
Quello che più ci interessa invece è la giusta tensione dei raggi e ovviamente la centratura corretta della ruota.
Ogni cerchio ha delle caratteristiche ben precise generalmente riportate dal costruttore per quanto riguarda la tensionatura. E vanno rispettate correttamente a scanso di sgradevoli e a volte drammatiche sorprese.
Una scorretta tensionatura dei raggi porta a due tipi diversi di scentratura quella laterale visibile a occhio nudo e il salto cioè la scentratura in senso verticale , ovvero la ovalizzazione del cerchio più facilmente avvertibile pedalando( si avverte la sensazione di “saltare” sulla ruota). Sulla prima si può intervenire anche facilmente durante un viaggio con l’apposito tiraraggi (non tutti i nipples hanno la stessa dimensione… ricordiamocelo quando compriamo un tiraraggi!)
Tiraraggi park tool. sono fatti in colore diverso e ad ogni colore corrisponde una diversa misura di nipples corrispondente. meglio provarlo prima di prenderlo 🙂
per la seconda senza l’aiuto di un tensiometro ,un centraruote e un comparatore la soluzione è decismente piu difficile. Si può arrivare facilmente ad avere una ruota centrata lateralmente ma se i raggi non hanno la stessa tensionatura questa risulterà inevitabilmente ovalizzata! Va da sè che questi controlli vanno fatti accuratamente prima di ogni partenza. Comunque qualche trucco ci può aiutare anche in viaggio. Magari non otterremo un risultato perfetto ma almeno sufficiente per continuare a pedalare in serenità.
comparatore micrometrico per centratura ruota
in caso di necessita si può usare qualche trucco per sistemare il salto della ruota . bastano un elastico un raggio ben dritto e un tiraraggi. Una cosa analoga può essere usata per la centratura della ruota basta ingeniarsi un poco….
Se non si ha un meccanico di fiducia è giocoforza imparare un po di fai da te. Personalmente mi sono attrezzato una piccola officina dove mi prendo cura delle ruote prima di ogni viaggio. Non mi è ancora capitato di avere la voglia di assemblarne una “ex novo” ma controllarle è ormai diventata una abitudine.
Alla fine del lavoro, volendo e con molta pazienza, i raggi possono essere legati. Per chi viaggia è un piccolo aiuto.
Due diversi tensiometri. il primo un po più amatoriale ma comunque ottimo . il secondo decisamente professionale ma costa una fucilata!
Succede di rompere un raggio durante un escursione. Se abbiamo qualche raggio di scorta dietro la sostituzione è semplice. Ricordiamoci di comprare i raggi della lunghezza giusta così come ricordiamoci che i raggi dalla parte della cassetta hanno lunghezza differente per via della campanatura.
Su tre lati la sostituzione è abbastanza elementare. Sul lato della campanatura un po’ meno. O ci portiamo dietro tutti gli attrezzi per smontare il pacco pignoni (!!!!!) o adottiamo qualche trucco.
Quello che riporto sotto l’ho imparato da un ragazzo belga e funziona bene. Basta procurarsi un raggio un paio di mm. più lungo del necessario. Poi a casa si taglia il terminale e quindi con una pinza lo si piega leggermente ad U. Tolto il vecchio raggio la sostituzione può avvenire anche dal lato pignoni infilandolo dall’alto. Si tensiona e il gioco è fatto 🙂
visione del raggio con la testa tagliata e ripiegato
in questo modo si riesce ad inserirlo anche dalla parte del pacco pignoni senza smontarlo 🙂
Legge di Murphy del ciclo-viaggiatore
E’ STATISTICAMENTE PROVATO CHE VIAGGIARE SENZA RAGGI SI SCORTA DETERMINA LA ROTTURA DI UNO O PIU RAGGI LUNGO IL PERCORSO.
E’ ALTRESI’ DIMOSTRATO CHE VIAGGIARE CON QUALCHE RAGGIO DI SCORTA NE ELIMINA al 90% LA POSSIBILITA’ DI ROTTURA. 🙂